La mostra “Futuruins”, ospitata fino al 24 marzo a Palazzo Fortuny, analizza la simbologia della distruzione attraverso momenti ed immagini salienti della mitologia e della storia. La forza della distruzione, che contiene sia la grandezza del passato sia la prospettiva del futuro, la fine e insieme l’inizio, la morte e la rinascita, porta con sé un forte elemento di ciclicità.
La retrospettiva si presenta come un viaggio attraverso la storia della cultura della devastazione, partendo dagli effetti dell’ira divina delle prime mitologie come la Torre di Babele e Sodoma e Gomorra, fino alle civiltà egizie, quelle greco-romane fino a giungere alle distruzioni del secolo scorso fino alle macerie successive all’abbattimento delle Torri Gemelle.
La demolizione degli edifici, la fine delle società, delle culture e di chi le ha create, portano ad una profonda riflessione sul parallelismo della corruttibilità delle strutture come dei corpi.
“Futuruins” porta alla contemplazione delle macerie come simbolo di un passato che non potrà comunque mai essere cancellato, e instaura la consapevolezza di una nuova e futura progettualità proprio grazie al passato e alle sue rovine.