Sotto i portici delle Procuratie Vecchie, si apre un piccolo locale d’angolo che nel 1957 Adriano Olivetti individuò come sede per uno spazio di rappresentanza che sapesse trasmettere i valori culturali dell’azienda in un contesto dove modernità e innovazione convivessero nel rispetto dell’ambiente storico. L’impresa fu affidata al veneziano Carlo Scarpa, che riorganizzò completamente lo spazio buio e angusto secondo un disegno d’insieme unitario e una geniale articolazione degli spazi, capace di recuperare i volumi, valorizzare le potenziali trasparenze e dialogare con gli elementi decorativi.
Il risultato è un mirabile equilibrio tra funzionalità ed eleganza che si concentra intorno a un’ariosa sala, introdotta dalla scultura “Nudo al sole” di Alberto Viani. Anche se il vero colpo d’ala è la straordinaria scala centrale, quasi sospesa nel vuoto, che si offre alla vista come un capolavoro di leggerezza e dinamismo. Un ritmo che scandisce anche gli spazi dei due lunghi ballatoi al piano superiore, sede di piccoli ambienti d’ufficio e di parte dell’esposizione di storiche macchine da scrivere e di calcolo Olivetti.
Un progetto di grande portata espressiva e culturale che, dopo anni di abbandono, venne restituito alla città da Assicurazioni Generali, dietro sollecitazione del Fai. Generali, una volta restaurato lo spazio, ha affidato al FAI nel 2011 la sua conservazione e valorizzazione.